Basket, a Cantù ora serve costruire un progetto. E il palasport

Basket, a Cantù  ora serve costruire un progetto. E il palasport

Il campo dice che Cantù lascia la Serie A. La storia recente della nostra pallacanestro ci insegna, in realtà, che per restare nell’elite del basket italiano serve soprattutto avere i conti in ordine. Il verdetto del campionato è stato spesso stravolto da penalizzazioni, radiazioni, fallimenti, cessioni di diritti, rinunce, insolvenze, irregolarità contributive, revoche.

Si è visto di tutto. In mezzo a questo caos, Cantù per ora saluta la A. Era già successo al termine della stagione 1993-94 e i brianzoli ripartirono con un progetto valido che li portò alla finale scudetto nel 2011.

RICOSTRUZIONE

—   Il club che ha conquistato 3 scudetti e ha incantato l’Europa negli Anni 80, con due Coppe dei Campioni, è nuovamente in A-2. E si invocano due tipi di ricostruzione. Una tecnica, della squadra, ripartendo da tre giovani come Pecchia, Procida e Bayehe. E un’altra concreta, di un palazzetto che ponga fine all’esilio a Desio e riporti la passione in casa. È stato presentato un progetto che dovrebbe dare una nuova struttura al club entro due anni, ma siamo ormai al terzo tentativo dopo quelli del 1991 e del 2010… Se sulle macerie e sui debiti lasciati dalla gestione Gerasimenko nascerà quel palasport, allora vorrà dire che qualcuno è tornato a voler bene alla Pallacanestro Cantù. E il basket ritroverà un pezzo della sua storia finita in A-2.

Fonte: https://www.gazzetta.it/Basket/SerieA/26-04-2021/basket-cantu-a-2-ora-serve-costruire-progetto-palasport-410491714465.shtml

Vincenzo
Vincenzo Medico Chirurgo, Psicoterapeuta, Odontoiatra. Specialista ambulatoriale presso l’ASL Napoli 1 Centro. Coach professionista. Terapeuta EMDR.
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